Oct
11
Come ti chiami?
Filed Under Generali
Hujambo, Sijambo.
Shikamoo, Marahaba.
Unaitwa nani?
Mimi ninaitwa Federica, yeye anaitwa Paolo.
mhh…
mimi ninaitwa nani?
Mzungu – Federica Mzungu na Paolo Mzungu.
Ieri è stata una giornata piena e molto positiva.
Al mattino siamo andati a trovare un ragazzo a cui abbiamo comprato l’attrezzatura per falegname. Ormai è grande, ma frequenta ancora delle classi di scuola primaria, dato che da bambino non ha frequentato la scuola. Dopo esserci consultati, abbiamo deciso di provare ad inserirlo in un lavoro, cercando poi di trovare il modo di aiutarlo, magari nei fine settimana, per colmare qualche lacuna scolastica. Quando siamo entrati nell’officina dove sta facendo lo stage, era tutto contento e sembrava davvero diverso!
Poi siamo andati a trovare una bambina fortissima.
Deve ancora iniziare la scuola ed era stata rimandata a casa dall’asilo perchè non aveva l’uniforme.
Non appena siamo arrivati ha iniziato a saltellare e a dire che eravamo wazungu, cioè bianchi. Noi abbiamo provato a presentarci e a parlare un po’, ma alla domanda: allora chi sono? La risposta arrivava sicura mzungu, mzungu.
Allora le abbiamo chiesto di fare un disegno, come stiamo facendo con tutti i ragazzi aiutati da Nessuno Escluso che stiamo incontrando. Per prima cosa è partita disegnando Paolo, senza braccia, e dicendo, questo è il mzungu.
Dopo di che si è disegnata anche lei, oltre a un gallo, una sedia, una palla, e altre cose non intelleggibili.
Quindi le abbiamo dato i pastelli, per farle provare a colorare un po’. Li ha guardati curiosa, confrontati con la matita, e quindi, dubbiosa, ha provato a tracciare una linea con l’arancione e….
Inaandika, inaandika, inafanya kazi!
Funziona! Scrive, scrive! Funziona!
… e poi si è messa a provare tutti i colori, per vedere come erano le differenze.
Dopo un po’ è arrivato il momento di andare, e allora le abbiamo detto che saremmo tornati un altro giorno, e lei:
tornate ora!
Eccolo il mondo a … colori!!! Quelli che piace tanto a me! Mi immagino e mi pare proprio di sentire la gioia di questa bambina FORTISSIMA che sperimenta i COLORI! Un’esperienza così sono sicura che ripaga tutte le incertezze e le difficoltà che troppo spesso gli adulti di ogni dove vi e ci pongono. CIAO Mamma Valeria
Ieri alla gita della leva 1949 (non è la mia leva, io sono molto più giovane!) si è discusso sugli aiuti agli immigrati, ho detto che è molto importante l’aiuto che diamo nel loro Paese per farli crescere lì, senza sconvolgere la loro cultura e le loro radici.
Voi lì, state facendo il meglio per aiutare senza sfruttare, umiliare, snaturare, nel pieno rispetto della crescita della persona, sia da esempio anche per noi qui.
Un saluto a Voi da parte di questi cinquantanovenni.
Ciao Antonella.
P.S. oggi a Jerago con Orago c’è un pranzo a favore di un orfanotrofio in Brasile che ospita 500 bambini.
Noi non possiamo mancare…
carissima quanto mi manchi…quante cose ho da dirti e non riesco più a contare le volte che avrei voluto sentirti, per un consiglio, per avere il tuo conforto… mi manchi tantissimo davvero.
ma più di tutto voglio sapere come state, cosa fate, se siete felici, sereni…
menomale che c’è il vostro sito così posso vedervi e curiosare i vostri progetti..
vi abbraccio forte forte forte
bacio
rossella