Sep
26
Come al solito è sempre bello e divertente andare a Lugarawa! Con Daisy ci abbiamo passato quattro giorni di lavoro, risate e chiacchierate. La stagione calda è (Yeahhhhhh) ufficialmente iniziata e a Lugarawa dove l’altitudine è minore, è anche più caldo che a Njombe. Viaggio in bus esilarante: quattro ore di strada sterrata, bimbi accaldati, vecchie mama rugose e bellissime avvolte nei kitenge colorati e accompagnate da bastoni intarsiati, polli e polvere rossa. Ad accoglierci c’è George, maestro montessoriano dell’asilo Urafiki, che nel corso della permanenza scopriamo essere esperto di rimedi naturali, e con il quale allora decidiamo di andare a caccia di aloe vera da piantare alla GuestHouse, e di preparare intrugli a base di aglio, zenzero e aloe. Un po’ per il grande senso dell’ospitalità africana e un po’ per il fatto che forse non ha molto spesso altri interlocutori da intrattenere con tutte le sue storie, George non ci molla nemmeno mezz’ora, e ogni sera ci intrattiene fino a notte fonda con grandi racconti mimati e recitati, in cui sfoggia l’immensa vastità dei suoi neologismi ed espressioni che rendono sempre esattamente l’idea di quello che ci vuole dire….da morire dalle risate…ma ogni tanto anche dal sonno! Passiamo all’asilo un sacco di tempo per lavorare al progetto di Nessuno Escluso . Oramai siamo diventati dei volti familiari per i bambini, è bello tornare di tanto in tanto, siamo in grado di riconoscere parecchi di loro, di chiamarli per nome e di chiedere aggiornamenti sulle loro numerose storie complicate e spesso confuse. Stando tanto all’asilo siamo anche quasi delle star delle canzoncine in kiswahili…abbiamo tutta una nostra hit parade! Un altro giro immancabile è quello all’’orfanotrofio, dove ritroviamo sempre più cresciuti Pio e tutti gli altri. Piccolo giro di perlustrazione all’ostello che Nessuno Escluso sta aiutando a costruire per i familiari dei degenti dell’ospedale, ed è ora di tornare a Njombe con l’aloe, le karanga che come al solito le suore benedettine ci regalano, tante foto e materiale su cui lavorare…. e un bel sorriso stampato sulla faccia.
Bello…bello…bello
Gaia