Benvenuti a Njombe – Tanzania

Tante sono ancora le cose da fare e i meccanismi ogni tanto faticano ad ingranare, ma i primi risultati si iniziano a vedere: gli orti comincio a verdeggiare, i maiali ingrassano e due delle mucche della scuola hanno dato alla luce questa settimana due vitelline! Gli studenti che si trovavano in quei giorni nel campus di  Hagafilo hanno potuto assistere con Laurent, il nostro insegnante e zootecnico, ad un’interessante ed emozionante lezione. Con la nascita delle due vitelline, anche la produzione di latte della scuola aumenterà, consentendo quantità sufficienti per l’autoconsumo. È di questi aggiorni poi, un accordo con una fattoria governativa che ci consentirà di comprare 8 vacche incinte e un toro dalla zona del Kitulo National Park, sul Kipengere Range.

 

 

 

 

 

 

Anche nel campus di Mfereke si lavora duramente. I ragazzi sono impegnati nella preparazione del campo da basket e volleyball, nella costruzione di docce e latrine, nella tinteggiatura di alcuni degli edifici, e nella falegnameria, ancora alle prese con la produzione dei mobili per la scuola.

Con la visita di tanti ospiti dall’Italia, questi sono giorni di chiacchiere, confronti e riflessioni sui progetti che ACRA e Nessuno Escluso portano avanti nella regione di Njombe.

Sabato pomeriggio con Giuseppe ci si mette in viaggio per Madunda, poco più di 100 chilometri da Njombe che si traducono in tre ore di strada sterrata. Ci arriviamo prendendo la veccia strada, non l’avevo mai fatta. É molto più malandata di quella nuova, il fondo è sassoso e si viene sballottati di qua e di là, ma la vallata che attraversiamo è davvero bella. Giuseppe è un gran cantastorie, conosce perfettamente la morfologia della zona: strade, rilievi, sorgenti, nomi di villaggi. “Lì è dove passa la linea elettrica, e quella è la nostra condotta”.  Parla di caratteristiche del suolo, di bacini imbriferi e deforestazione. A un certo punto, fatta una curva, la nostra vista sbatte contro le Livingstone Mountains, cariche di tutta l’aspettativa che le accompagna, dietro di loro infatti si nasconde il lago Nyassa, e  al di là il Malawi. Giuseppe mi indica la montagna che scaleremo l’indomani. Finalmente!!! Al lago Nyassa ci sono stata a Pasqua, ma poterlo vedere dall’alto e dopo aver fatto un po’ di fatica a salire, era uno dei desideri che avevo.

Cammino e salita aiutano a pensare, e permettono di mettere a fuoco le riflessioni di questi giorni.

A voi lo spettacolo…

 

Gaia

Ciao a tutti, a quattro mesi dalla mia partenza è ora di tirare un po’ le somme e pianificare il futuro, grazie anche al fatto che in questi giorni diversi ospiti italiani si stanno avvicendando, e che tra loro c’è anche Giuseppe Biella, presidente di Nessuno Escluso e vicepresidente di ACRA. Con Giuseppe stiamo cercando di fare il punto della situazione e capire come programmare i prossimi interventi di Nessuno Escluso nei diversi progetti in cui è coinvolta qui in Tanzania. Per questo abbiamo trascorso tre giorni nel villaggio di Lugarawa, dove io ero stata un paio di mesi fa, e dove le costruzioni per asilo, scuola e ospedale stanno per essere ultimate. Io e Giuseppe abbiamo partecipato ad un interessante incontro con il comitato per la scuola che Federica e Paolo avevano aiutato a costituire durante la loro permanenza Njombina nel 2008/09, e composto dal maestro della scuola materna, la direttrice della scuola primaria, il capo villaggio, il parroco e un rappresentante dei genitori. Gli interventi necessari sono parecchi, a partire dalla formazione degli insegnanti e dall’incremento del loro numero, dato che attualmente ogni classe conta dai 75 agli 80 studenti…è facilmente comprensibile che con questi numeri e senza supporti didattici, sia parecchio difficile assicurare un livello d’istruzione decente!
Un’altra grande novità è che tra poco inizieranno ad avvicendarsi una serie di giovani volontari italiani, studenti di scuole superiori e università, che saranno impegnati in diverse attività al College con i nostri ragazzi. L’esperienza è intesa in modo da essere momento e possibilità di scambio, incontro e arricchimento sia per i volontari italiani che per i loro coetanei tanzaniani. Per preparare l’accoglienza dei volontari, sono ultimamente impegnata in un’interessante ricerca immobiliare nella zona Nazareth di Njmobe, l’intenziaone di E&E e Nessuno Escluso,è quella di trovare un’abitazione da utilizzare come guesthouse per i volontari. Chiaramente l’invito è aperto a chiunque voglia venire a mettersi a disposizione per il progetto della scuola….gente di qualsiasi età e professione…KARIBUNI!!!

A presto

Gaia

« go backkeep looking »